L’episodio che mi ha segnato in questi giorni però è stato un incontro terrorizzante che ancora mi stupisco non mi sia venuto un infarto (e chi mi conosce bene capirà perché). L’altra sera me ne stavo tranquilla nel refettorio ad assistere il telegiornale (una delle poche cose guardabili della TV brasiliana) quando, per fortuna, abbasso gli occhi e vedo dirigersi a gran velocità in mia direzione, un mostro, un ragno di dimensioni inimmaginabili. Un mio urlo di venti secondi ha squarciato l’aria di tutto il sertão e ho percorso i 12 metri del refettorio in 2 nanosecondi per rifugiarmi all’altro estremo della sala, sotto lo sguardo allibito di colleghi e alunni. Il mostro si deve essere spaventato più di me perché si è immobilizzato dove era al momento dell’urlo lancinante (chissà che cosa ha pensato che io fossi, per terrorizzarlo a tal punto). La bestia, tanto per darvi un’idea, aveva il corpo delle dimensioni di una pallina da tennis e zampe enormi e pelose con un’apertura di 20-30 centimetri… aargh!! Dal mio rifugio nell’angolino ho iniziato a supplicare Valdivino di ucciderlo, l’idea che fuggisse e ritrovarmelo sulla porta di casa mi terrorizzava ancora di più. Solo che Val, tanto per tranquillizzarmi, mi diceva che era un po’ pericoloso perché i peli del ragnaccio sono molto irritanti. Sono andata in casa a cercare un giornale per imprigionarcelo sotto, col cuore in gola, guardando dove mettevo i piedi… Tornata nel refettorio dopo 5 minuti, il mostro era scomparso. Oddio… è fuggito… aiuto… come farò a uscire di casa? No, per fortuna no, Valdivino l’ha ammazzato. Come? Prendendolo a bastonate, ebbene sì, voi che i ragni li spiaccicate con la ciabatta.. immaginatevene uno che per ammazzarlo bisogna prenderlo a bastonate! E si ribellava cercando di mordere (ha i denti, li ho visti io!)… Per tranquillizzarmi ulteriormente Valdivino, che era un po’ provato dalla lotta, mi ha spiegato che un morso di quel ragno uccide un bambino, mentre un adulto ha qualche possibilità in più di salvarsi. …. e me lo dice così???? Ora, per chi conosce il mio panico da insetti europei… capite bene che ho rischiato la morte non tanto per il morso del ragno quanto per un attacco cardiaco! Ma approfitterò di questo episodio per raccontare qualcosa della fauna entomologica locale. Qua in effetti è tutto di dimensioni decuplicate. Ci sono formicone giganti di 5 centimetri e farfalle notturne con l’apertura alare di un gabbiano. Anche gli scarafaggi sembrano allevati con gli steroidi, perché raggiungono tranquillamente le dimensioni di una palla da ping pong e le cavallette quando atterrano dopo il salto provocano scosse di terremoto del quarto grado della scala Richter. I restanti deliziosi animaletti sono di dimensioni più ragionevoli ma si difendono con la quantità: nugoli di amantidi religiose, farfalle, coleotteri, mosche, formiche di tutte le misure, api, calabroni da mezz’etto, vesponi, libellule e altre cose sconosciute di cui non so il nome, cimici dalla puntura mortale (morte che avviene però a distanza di anni, bastardone!). Dopo la pioggia poi è una tragedia, la natura si risveglia e avvengono delle vere e proprie invasioni, soprattutto di coleotteri e mosche, e naturalmente appaiono le zanzare. Una specie di zanzara può portare la dengue, una malattia che a seconda delle forme può essere anche grave, ma succede soprattutto dove non c’è controllo e prevenzione. Qui dovremmo essere abbastanza tranquilli. L’anno scorso a Rio di Janeiro c’è stata un’epidemia che ha lasciato diverse centinaia di morti. Bene, tutto questo per invogliarvi a venirmi a trovare! No tranquilli, la situazione non è così drammatica. E poi, se io sono ancora qui, vuol dire che chiunque può sopravvivere. Lasciando il regno degli insetti passiamo ai volatili, e qui sarebbe la gioia dei soci della Lipu: uccellini di tutti i colori, colibrì, pappagallini splendidi, cinguettano ininterrottamente già alle 5 di mattina e scagazzano la mia veranda… Ah che poesia! I pipistrelli che si infilano nel mio sottotetto invece sono più tranquilli. Poi ci sono degli uccelli bianchi che vivono in simbiosi con le mucche, mangiando loro i parassiti o gli insetti intorno. Alla sera questi uccelli bianchi vanno tutti a dormire sugli alberi sommersi del lago e da lontano gli alberi sommersi sembrano tutti ricoperti fiori bianchi. È uno spettacolo, specialmente se poi ti avvicini e si alzano tutti in volo! Nel lago ci sono pesci, tartarughe e qualcuno narra anche coccodrilli (jacarè), ma non ho mai conosciuto nessuno che ne abbia visto uno di persona. Ah naturalmente poi ci sono varie specie di serpenti, e non poteva mancare quello velenoso. Poi ci sono moltissimi avvoltoi che mangiano le carogne degli animali morti o attaccano quelli malati. Tra gli animali domestici cani, gatti, galline, maiali, pecore, capre, mucche, asini, muli, cavalli. Sicuramente ho dimenticato qualcuno ma un’idea l’ho data vero? Comunque per chi viene a trovarmi è garantita una zanzariera a prova di bomba…
Calendario
Mailing List
Iscriviti alla Mailing ListSeguici!
Categorie
- Diari di Viaggio (22)
- Eventi (22)
- Info (22)
- Ingegneria Senza Frontiere (67)
- ISF-Genova (4)
- Progetti (1)
- Tesi (1)
- Verbali Riunione (24)
-
Autori
- Giovanni Besio (1)
- Amedeo Maio (1)
- Cristiano Nattero (1)
- Elisa Torti (4)
- Francesco Roncallo (12)
- Giovanni Besio (48)
- Matteo Dellacasagrande (13)
- Michela Tassinari (1)
- Silvia Parodi (21)
- Tommaso (21)
- Veronica Magistrati (1)
CHI CERCA TROVA
Contatti
Ingegneria Senza Frontiere - Genova c/o Giovanni Besio/DICCA Via Montallegro 1 16145 - GENOVA
e-mail: isf.genova@gmail.com
+39 010 3536576
Twitter Updates
Tag
Acqua Bando Biblioteca Berio Biodiversità Brasile Burkina Faso Campagne CENA+CONFERENZA CeTamb Coltan Conferenza Convegno Cooperazione Coordinamento Nazionale Corsi Decrescita Dottorato G8 Gestione risorse idriche ISF Press Laboratorio Legge Liguria Manitese Master Mostra fotografica ONG Orti Premio di Laurea RAEE RCA Repubblica Democratica del Congo Serge Latouche Sertao Software Libero Stage Tecnologie Appropriate Terra cruda Tesi UniTN Verbale Volontariato Volontariato Europeo WWF ZenzeroBlogroll
Gestione Sito