10 Agosto 2002: cosa succede in Italia?

Ho saputo che le settimane passate il tempo è stato molto brutto in Italia, spero che ora il sole risplenda sulle vostre vacanze! In realtà qui mi è molto difficile avere notizie dell’Italia e dell’Europa. Il telegiornale che vedo ogni tanto parla solo del Brasile. Internet e il telefono per ora rimangono un miraggio… Ieri sera ho smanettato un po’ con una vecchia radio che mi ha dato il padre. Cercavo qualche radio italiana, ma nella babele gracchiante di tutte le lingue del mondo, l’unica trasmissione in italiano che ho trovato era di una radio cinese e naturalmente parlava solo della Cina! Mi sentivo un po’ pioniera, un po’ fuori dal mondo, mentre armeggiavo con le manopole della radio (che comunque prende malissimo) e pensavo che la radio è stata un’invenzione grandiosa, paragonabile o forse superiore a Internet; faceva impressione sentire voci dell’Europa, dell’Asia, dell’America Latina… Ieri mattina invece sono stata tutto il tempo in giro con Adonias (uno dei due tecnici del progetto) per i campi, con la sua moto, a visitare agricoltori già inseriti nel progetto, per convincerli a fare l’investimento della cisterna da 30.000 litri. Per fare questa cisterna il progetto compra tutto il materiale, ma il beneficiario deve contribuire con la mano d’opera del muratore. Si tratta di una cifra equivalente a 70 Euro, per potere avere a disposizione l’acqua, senza dover fare chilometri col carretto per andarla a prendere in qualche pozza e con una maggiore sicurezza in caso di siccità. 70 Euro però evidentemente sono una grossa spesa e quasi nessuno li ha. Qualcuno farà un prestito, altri invece non sono sicuri di poterli restituire e preferiscono rinunciare. Che onestà in questi uomini! Per la paura di non poter restituire 70 Euro preferiscono restare senza la cisterna! Penso a tutte le aziende, a tutti i ricconi che chiedono in prestito alle banche miliardi sapendo già che non li restituiranno… E le banche invece non prestano soldi ai poveri… Ma non sanno quanto è più onesto un povero, che si preoccuperà costantemente di restituire tutto il dovuto? (Su questo argomento vi consiglio un libro: “Il banchiere dei poveri” di Muhammad Yunus, ed. Feltrinelli. È la storia dell’inventore del microcredito in Bangladesh). Vabbeh, in conclusione le 6 ore di moto mi sono costate la piagatura del mio povero culetto e un’ustione solare sulla faccia e sulle braccia, che ora sono uno splendido bicolor all’altezza della manica della maglietta. La costruzione della mia nuova casa, prevista dal progetto, è iniziata: sarà di 50 m2 con cucina, sala, camera e bagno, più veranda e lavatoio esterno. In confronto alle altre sarà una piccola reggia, che imbarazzo… Beh, però almeno sarà adatta per ospitarvi quando verrete a trovarmi. Ora vi lascio che vado alla riunione del gruppo di donne al villaggio qui vicino, speriamo sia meno rissosa ed estenuante dell’ultima volta!

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>