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Dottorato in Ingegneria Strutturale e Geotecnica

A partire dal XXIV ciclo il Dottorato in Ingegneria Strutturale e Geotecnica afferisce alla Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie per l'Ingegneria


Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi del Corso sono:

Il Corso di Dottorato è finalizzato al completamento della preparazione di base degli allievi nei settori scientifico-disciplinari della Scienza delle costruzioni (ICAR/08), della Tecnica delle costruzioni (ICAR/09) e delle Geotecnica (ICAR/07), e allo sviluppo delle capacità di ricerca originale degli allievi, di base e applicata, mediante lo svolgimento di un programma di lavoro individuale sugli aspetti più avanzati dell’Ingegneria Strutturale e Geotecnica.
Il corso ha la durata di tre anni accademici. L'accesso al corso avviene mediante un concorso internazionale che consiste nella valutazione comparativa dei titoli.
Alla fine di ogni anno accademico, gli allievi devono presentare una relazione particolareggiata (scritta e orale) sull’attività svolta. Sulla base di tale relazione il Collegio dei Docenti, previa valutazione della qualità, dell’assiduità e dell’operosità dimostrata dall’allievo (certificata dal conseguimento di CFU come di seguito indicato), ne propone al Rettore il passaggio all’anno successivo o l’esclusione dal corso.
Infine, ogni allievo è tenuto a completare e a discutere una tesi su un tema di ricerca originale.

Tematiche di ricerca

Le tematiche di ricerca del corso di dottorato comprendono gli argomenti classici dell’ingegneria strutturale e geotecnica, in particolare la meccanica dei solidi, dei materiali, delle strutture e dei terreni, la biomeccanica, la dinamica, il monitoraggio, l’identificazione e il controllo delle strutture, l’ingegneria sismica e del vento, la meccanica delle costruzioni in cemento armato, in acciaio, in muratura, in legno e in terra, la progettazione, la salvaguardia e il consolidamento delle costruzioni, la progettazione delle fondazioni, delle opere di sostegno e degli scavi, la stabilità dei pendii naturali.
Nell’ambito di tali tematiche, tenendo conto delle particolari competenze presenti nel Dipartimento di riferimento e nel Collegio dei Docenti, sono soprattutto curati cinque settori - la meccanica dei materiali compositi, la meccanica delle murature, l’ingegneria sismica, l’ingegneria del vento e l’ingegneria delle fondazioni - dove il Dipartimento ha un ruolo di riferimento in campo nazionale e internazionale.
Il Dottorato in Ingegneria Strutturale e Geotecnica si propone inoltre di privilegiare e dare sviluppo ai temi di ricerca caratterizzati da forte trasversalità rispetto ai filoni propri degli altri Dottorati di Ricerca della Scuola di Dottorato in Meccanica dei Fluidi e dei Solidi. Fra questi meritano speciale menzione i materiali, la biomeccanica, la sismologia e la climatologia, il rischio associato agli eventi naturali, l’aerodinamica e i metodi sperimentali in galleria del vento, la produzione di energia eolica, le tecniche di monitoraggio e controllo, i fenomeni di infiltrazione nei terreni insaturi.

Modalità di svolgimento dell'attività didattica

Ogni anno, all’inizio della sua attività, ogni dottorando presenta un piano di studio che deve essere approvato dal Collegio dei Docenti del Corso di Dottorato.
Per i tre anni di corso, complessivamente, sono previsti 42 crediti per la partecipazione ad attività didattiche. Di norma si consiglierà agli studenti di prevederne almeno 30 per il primo anno e 12 per il secondo anno. Il complemento a 180 crediti complessivi è costituito da attività di ricerca.
È prevista la frequenza obbligatoria, da parte di tutti i dottorandi, ai seguenti corsi comuni alla Scuola di Dottorato, finalizzati al completamento della preparazione di base: - Equazioni differenziali alle derivate parziali (6 crediti), - Meccanica dei continui (6 crediti). E' inoltre incentivata la partecipazione a ulteriori corsi volti ad approfondire le conoscenze di base, anche offerti nell’ambito di altre Scuole di Dottorato.
I crediti mancanti possono essere acquisiti frequentando corsi mutuati da Corsi di Laurea caratterizzati da contenuti precedentemente non appresi dall’allievo, insegnamenti della Scuola di Dottorato, insegnamenti specifici offerti dal Corso di Dottorato e da altri corsi di dottorato (ad esempio quelli forniti dal Dottorato in Ingegneria delle Strutture presso l’Univerità di Pisa e dal Dottorato in Ingegneria Geotecnica presso il Politecnico di Torino, con i quali sussistono da tempo rapporti di collaborazione).
L’attività formativa può essere inoltre completata frequentando corsi intensivi (CISM - Centro Internazionale di Scienze Meccaniche; European School for Advanced Studies in Reduction in Seismic Risk), scuole estive, cicli di seminari e altre attività su temi specifici di interesse del dottorando. Si prevede l’acquisizione di 3 crediti per ogni 25 ore frequentate, salvo diverse delibere del Collegio dei Docenti.

Attività di addestramento

L’attività di addestramento alla ricerca degli allievi inizia già durante lo svolgimento dell’attività didattica, stimolando gli allievi all’interpretazione critica dei temi trattati e allo sviluppo di percorsi innovativi.
L’attività specifica della ricerca è scelta dall’allievo, in collaborazione con il Collegio dei Docenti, entro la fine del primo anno. Successivamente, durante lo svolgimento della tesi, gli allievi sono addestrati alla ricerca, nell’ambito di argomenti originali e innovativi, sotto la guida di un docente supervisore.
A seconda delle diverse attitudini verso la carriera accademica o l’attività lavorativa extra-universitaria, gli allievi sono sollecitati a trascorrere periodi di studio, ricerca e stage in strutture esterne, presso università e laboratori esteri, enti pubblici e soggetti privati, dove possano sviluppare competenze adeguate per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione.
Gli allievi sono posti inoltre nella condizione di partecipare a congressi, per elaborare un quadro aggiornato delle linee di ricerca seguite in campo nazionale e internazionale, per sviluppare la capacità di esposizione di fronte a un auditorio critico e competente, e per confrontarsi, attraverso la discussione, con altri allievi di dottorato e con altri docenti o esponenti autorevoli nella disciplina.
In ogni caso, l’allievo è indirizzato e guidato a sviluppare ricerche tali da condurre alla pubblicazione dei risultati su prestigiose riviste di livello internazionale.

Attività di tutorato

Ogni allievo è seguito, durante la propria attività, da un docente supervisore. Il Collegio dei Docenti si riunisce, almeno una volta per trimestre, per valutare e indirizzare l’attività degli allievi.
La presenza dei membri del Collegio dei Docenti presso la struttura dove gli allievi svolgono l’attività del Corso garantisce agli allievi un supporto continuativo.
Nella fase finale di redazione della tesi, l'elaborato è sottoposto al giudizio di un supervisore interno e di un supervisore esterno al Collegio dei Docenti; ad essi è richiesta sia una funzione di tutoraggio sia la formulazione di pareri sul lavoro svolto; tali pareri sono successivamente trasmessi alla Commissione Giudicatrice unitamente al giudizio del Collegio dei Docenti.


COLLEGIO DOCENTI

Coordinatore del Corso:

Composizione del Collegio Docenti:


Allievi iscritti

Allievo Ciclo Tutor
Giuseppe RiottoXXI (proroga)Prof. Lagomarsino
Francesca CampiXXII Prof.ssa Massabò e Prof.ssa Monetto
Federico PercivaleXXII Prof. Carassale
Alessio TorrielliXXII Prof. Solari
Stefano SandonXXIII Prof. Solari e Prof. Piccardo
Silvia LuganoXXIV Prof. Gambarotta
Cung Nguyen HuyXXIV Prof. Solari
Francesco PoggiXXIVProf. Solari

Tesi elaborate

Dottore Ciclo Titolo della tesi Tutor
Anna BarettoXV On the slope stability analysis by the limit equilibrium methodProf. Passalacqua
Rossella BovolentaXV Soil stiffness non-linearity in the settlement analysis of foundationsProf. Berardi
Luigi BrandinelliXV Delaminazione e comportamento dinamico di strutture in materiali compositi avanzatiProf.ssa Massabò
Maria Pia RepettoXV Wind induced response and fatigue of slender vertical structuresProf. Solari
Sonia ReseminiXV Vulnerabilità sismica dei ponti ferroviari ad arco in muraturaProf. Lagomarsino
Federica TubinoXV Wind actions on long-span bridgesProf. Solari
Chiara CalderiniXVI Un modello costitutivo per la muratura: formulazione ed implementazione per l'analisi di strutture complesseProf. Lagomarsino
Andrea CavicchiXVI Analisi limite agli elementi finiti di archi murari interagenti con il riempimento per la valutazione della capacità portante di ponti in muraturaProf.  Gambarotta
Andrea VillaXVI Il problema delle vibrazioni indotte dall'uomo nei ponti pedonaliProf. Piccardo
Francesca LanataXVII Damage detection algorithms for continuous static monitoring of structuresProf. Del Grosso
Andrea FredaXVII Behaviour of slender structural elements having an arbitrary attitude in the wind fieldProf. Solari e Prof. Piccardo
Daniele GualcoXVII Experimental and numerical study on the performance of model strip footing on layered sand deposit with geosynthetic reinforcementProf. Berardi
Christian CorradiXVIII Indagine teorico-sperimentale della resistenza di murature presso-inflesseProf. Gambarotta
Alessandro GalascoXVIII Analisi sismica degli edifici in muraturaProf. Lagomarsino
Enrico SterpiXVIII Sull'affidabilità dei ponti in muraturaProf. Gambarotta
Carlo CastiglioniXIX Seismic behaviour of steel storage pallet racking systemsProf. Solari
Serena CattariXIX Modellazione a telaio equivalente di strutture esistenti in muratura e miste muratura-c.a.: formulazione di modelli sinteticiProf. Lagomarsino
Emanuela CurtiXIX Vulnerabilità sismica delle torri campanarie: modelli meccanici e macrosismiciProf. Lagomarsino
Sara FrumentoXIX Identificazione dei parametri di risposta a taglio di pannelli murari attraverso la prova di compressione diagonaleProf. Lagomarsino
Andrea BacigalupoXX Costruire in muratura: un processo di crescita strutturaleProf. Gambarotta
Gabriele MercurioXX Processi di infiltrazione e meccanismi di innesco di frane superficiali in terreni parzialmente saturiProf. Berardi
Anna BrignolaXXI Evaluation of the in-plane stiffness of timber floors for the performance-based retrofit of urm buildingsProf. Lagomarsino
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